Cosa è la Mindfulness ?

Vediamolo insieme in questa pagina

Comunemente si definisce MINDFULNESS come la capacità di :

“PORTARE ATTENZIONE IN MODO PARTICOLARE”

Come si porta attenzione?

Mindfulness 1

Con intenzione

Mindfulness 2

Nel momento presente

Mindfulness 3

In modo non giudicante

Per ricordarsi ciò, possiamo formulare tre domande

In che modo porto la mia attenzione?

Con INTENZIONE cioè con la volontà di stare attenti.

Dove dirigo la mia attenzione?

Al MOMENTO PRESENTE, a tutto ciò che accadde nel momento presente, che può essere una sensazione nel corpo, un’ emozione, un pensiero. Tutto ciò che emerge da quello che è la tua esperienza del tuo momento presente.
Facile? Insomma. Ci sono tantissime esperienze che scoprirai.

In che modo?

SENZA GIUDIZIO. Questo significa che nel mentre tu porti attenzione a quello che è la tua esperienza nel momento presente, la tua mente non smetterà di blatterare. Ciò che è necessario imparare, è NOTARE il tuo pensiero e poi riportare la tua attenzione a quello che in quel momento, è l’ oggetto della tua attenzione. Anche il pensiero fa parte di quella che è l’esperienza del tuo momento presente, MA ciò che è necessario fare è non farsi trascinare dalla miriadi di pensieri che si susseguono nella tua mente, ma provare a decelerare quell’attività mentale.

Se ti fai trascinare dal un pensiero, ad esempio ” devo chiamare la mia amica” e poi inizi a pensare a come sta, a come l’hai sentita triste l’ultima volta, a che cosa puoi fare per aiutarla, che cosa potrete fare se decidete di uscire, e così via noterai che da quell’iniziale pensiero ne sono partiti altri, ahimè. 

Ecco perchè ti dico NOTA e poi ritorna all’oggetto della attenzione che non erano i tuoi pensieri. 

Colui che ha permesso di studiare e divulgare la meditazione si chiama Jon Kabat Zinn, medico comportamentista e praticante mindfulness, che all’interno dell’ ospedale presso il quale lavorava insegnò la meditazione ai pazienti. Ottenne risultati sulla loro qualità di vita che poi determinò tutto un filone di ricerche scientifiche. Quello che si scoprì era che la RELAZIONE che questi pazienti avevano con la malattia migliorava, e questo contribuiva al loro benessere psico-fisico.

Come la mindfulness disattiva il nostro “pilota automatico”

Spesso in MINDFULNESS si parla di PILOTA AUTOMATICO.

Ora ti spiego in che cosa consiste.

Immagina te bambino all’inizio della tua vita, eri una TABULA RASA. Dopo qualche tempo inizi ad apprendere comportamenti, che vanno dall’ imparare a stare seduti, a camminare, correre, saltare, e poi cresci vai a scuola impari tanti contenuti, diventi adulto apprendi ad essere indipendente e autonomo.

Tutti questi comportamenti inizialmente richiedono attenzione ma poi si crea l’ AUTOMATISMO. Immagina come sarebbe la tua vita se ogni giorno dovessi imparare, ad esempio ad andare in macchina come se fosse la prima volta. Tutta la quotidianità ne risentirebbe, saresti molto lento.

Quindi se da una parte l’ AUTOMATISMO è un bene dall’ altra no.

Ci sono momenti in cui il PILOTA AUTOMATICO ti aiuta ad andare nella direzione dove vuoi tu nella vita. Ma altri momenti in cui ti porta nella direzione opposta e come la metti?.

Diventa necessario allora imparare una modalità MANUALE, come per esempio APPRENDERE A PRATICARE la MINDFULNESS.

Cioè imparare a stare sul tuo momento presente attraverso i tuoi 5 sensi e attraverso le tue emozioni e i tuoi pensieri. Questa modalità ti aiuterà a disinnescare alcuni processi di pensiero che ti fanno sentire ansioso e che ti portano ad avere pensieri non piacevoli, inserendoti in un circolo vizioso di malessere. Per poter innescare un circolo virtuoso hai necessità di apprendere a rallentare quei processi automatici di cui ti parlavo prima.

Spero di essere stata chiara. Nel caso non lo sia stata. Fammi sapere provvederò attraverso il tuo commento a migliorare la mia spiegazione. Ricordandoti che MINDFULNESS è esperienza e che le parole saranno sempre riduttive rispetto a ciò che è FARE ESPERIENZA MINDFULNESS.

Mindfulness e Psicoterapia

Ti chiederai cosa c’entra la pratica della Mindfulness con la Psicoterapia?

Tantissimo e ora ti racconto!

Ho appena tentato di spiegarti che cosa è la Mindfulness (ovviamente è molto difficile spiegare attraverso il linguaggio quella che è un’esperienza, quindi spero che tu capisca che non pretendo di essere esaustiva nella spiegazione, ma ci tenterò sempre.

Dal punto di vista clinico la Mindfulness riguarda una serie di operazioni mentali, di azioni che attivano una molteplicità di funzioni cognitive che sono interconnesse con l’attivazione e l’autoregolazione delle emozioni. E questo è un processo importante in psicoterapia, dove ci sono emozioni per noi psicologi c’è vita :-).

Imparare a NOTARE (osservare) necessita della tua capacità di mantenere l’ attenzione in un unico punto, e per fare questo tu hai bisogno del sostegno della tua MEMORIA DI LAVORO. Ogni volta che tenti di mantenere l’ attenzione sul respiro, ti accorgi che la tua mente inizia a vagare, per riportare la tua attenzione al respiro devi sempre ricordarti di ritornare da dove sei partito. E questo è possibile farlo grazie alla MEMORIA DI LAVORO.

Nella tua vita è importante che l’interazione tra le tue funzioni cognitive e la tua capacità di regolare le emozioni sia ottimale, perchè questo fa si che tu possa AGIRE piuttosto che REAGIRE alle situazioni che ti capitano nella quotidianità. Questa reattività è data dall’ automatismo, ti ricordi del PILOTA AUTOMATICO? ecco spesso vorresti comportarti in un modo, ma ahimè ti comporti sempre nello stesso modo impulsivo, e non è sempre quello che vuoi.

In psicoterapia adotto sempre interventi basati sulla mindfulness. Quindi semmai tu dovessi rivolgerti a me come psicoterapeuta sappi che utilizzo anche questo tipo di “tecnica” ( chiamarla così è molto riduttivo).

L’approccio che comunemente utilizzo si chiama ACT – terapia dell’accettazione e dell’ impegno, dove l’utilizzo della Mindfulness mi serve per farti sviluppare la capacità di portare attenzione con flessibilità, apertura e curiosità. Spesso la prima reazione che si ha rispetto alla cose che sono difficili da superare come ansia, tristezza, paura è quella di EVITARE ma così facendo il problema non viene risolto semmai diventa più grande. Riuscire a far si che la tua attenzione diventi più flessibile significa che acquisirai capacità di dirigere la tua attenzione, ampliarla, e focalizzarla su diversi aspetti della tua esperienza.

Ricapitolando l’utilizzo della Mindfulness in psicoterapia serve per acquisire capacità psicologiche utili per imparare ad approcciarti in modo diverso e più efficace alle tue emozioni, ai tuoi pensieri e alle tue sensazioni corporee.

Quando ti senti in ansia, i tuoi pensieri sono catastrofici, le tue emozioni di conseguenza sono come un mare in burrasca e l’unica cosa che vorresti in quel momento e NON SENTIRE TUTTO CIO’ ma ahimè è impossibile : ), lo so ora questo che ti ho detto non ti piace.

Con le abilità di mindfulness che andrò a implementare in te nel percorso psicoterapeutico imparerai a stare con tutte quelle emozioni e sensazioni senza farti travolgere da esse. Perchè all’interno del percorso apprenderai come la mente FUNZIONA e come può portarti in direzioni che non vorresti, UNA BUONA CONOSCENZA DELLA MENTE ti aiuta a comprendere che puoi fare tantissimo per il tuo cambiamento.

OVVIAMENTE NESSUNA BACCHETTA MAGICA ma disponibilità ad IMPEGNARTI ogni momento della tua vita SI.

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